Villa G+M
L’edificio in oggetto è costituito da una villa o “vigna” settecentesca posta nella prima fascia collinare della città di Torino, collocata in leggero declivio collinare, in posizione panoramica e ben soleggiata sul versante compreso tra Viale Thovez e Via Settimio Severo, a poca distanza in linea d’aria dalla novecentesca Villa Gualino.
Pur non essendo un edificio di rilevante interesse storico, sia per la sua conformazione tipologica, sia per il suo aspetto architettonico, è però caratterizzante il contesto collinare in cui è stato inserito, disseminato da ville e palazzine edificate in quella particolare epoca storica.
Il progetto ha interessato il recupero strutturale della vecchia manica di fabbrica a semplice pianta rettangolare con un intervento di consolidamento delle porzioni meno deteriorate e l’inserimento di una nuova struttura in cemento armato e legno laddove non è stato possibile il recupero delle parti più compromesse. Sono state studiate delle ridotte porzioni in ampliamento laddove vi erano delle esigenze funzionali di completamento inserendo la muratura portante in paramano faccia vista con pezzi originari dell’epoca e leggere tettoie e pergole in metallo con frangisole in legno.
I prospetti principali sono stati riproposti senza variare sostanzialmente la disposizione delle aperture, ma solo sostituendo i serramenti per adeguarli alle normative vigenti in materia di risparmio energetico, mantenendo i decori, i disegni originali di facciata e tutte le varie cornici e lesene a contorno dei serramenti per le quali è stato previsto il recupero rispettando le loro forme originarie. Anche la tinteggiatura di facciata di un caratteristico colore lilla chiaro con il panna delle cornici e delle lesene è stato recuperato campionando le poche parti di intonaco ancora presenti.
Un attento studio degli spazi interni ha dato la possibilità di realizzare due unità abitative al piano terreno con accesso dalla porzione di proprietà verso valle e due unità abitative al piano primo con i relativi locali accessori al piano sottotetto con accesso dalla porzione di proprietà a monte.Infine, vista la bellezza del paesaggio circostante e l’unicità della vista sulla città, particolare attenzione è stata posta nella progettazione di tutti gli spazi esterni recuperando terrazzi, cortili, aree verdi e giardini terrazzati, cercando di far interagire il verde con gli scorci sulla Mole Antonelliana ed il Monte dei Cappuccini.
Anno: 2010 – 2011
Luogo: Torino
Foto: Labdia, Davide Garrone, Livio Marrese
Destinazione: Residenziale
Incarico: progettazione architettonica, direzione lavori
Realizzazione: servettimpresa